Patto d’Amore, domenica la processione de La Madonna della Quercia

La Madonna della Quercia

Oggi la conferenza stampa per illustrare le iniziative della manifestazione Patto d’Amore, presenti: il sindaco Chiara Frontini, don Massimiliano Balsi, rettore parroco della Basilica Santuario Santa Maria della Quercia, Don Luigi Fabbri, vicario generale della diocesi di Viterbo, Andrea De Simone direttore Confartigianato imprese Viterbo, Irene Temperini presidente Proloco Viterbo, Assuntina Civitelli, vicepresidente e coordinatrice della Associazione Sbandieratori e musici Pilastro e corteo storico delle famiglie nobili viterbesi, Don Flavio, parroco Sacro Cuore e presidente dell’associazione sbandieratori e musici Pilastro e corteo storico delle famiglie nobili viterbesi, Luigi  Mechelli, responsabile del gruppo comitato centro storico.

Frontini ha esordito ringraziando tutti i presenti per la partecipazione: “Oggi – ha detto – presentiamo questa edizione del Patto d’Amore, una manifestazione ricorrente alla quale la popolazione Viterbese è particolarmente affezionata. Anche perché ha un significato importantissimo per la nostra città. Noi amministratori abbiamo fatto del Patto d’Amore con Viterbo la nostra missione al servizio della città. C’è un grande valore dietro questa processione, a tutte le celebrazioni che ruotano intorno a questo evento, è il legame fortissimo tra la Madonna della Quercia e la popolazione  di Viterbo. Quindi per me la manifestazione, che ho sempre seguito da vicino anche da consigliere comunale, il Patto d’Amore con la città che si rinnova deve rimanere come pietra miliare di questa amministrazione”.

Don Massimiliano Balsi ha ringraziato Irene Temperini, per l’amicizia e soprattutto per la collaborazione che “ormai va avanti da anni e ha cercato proprio di riportare il giusto significato di questa festa che ha prerogative importanti per la città e la Tuscia tutta. Il ringraziamento va a tutti perché ci aiutate nella realizzazione di questa festa, la festa della Madonna della Quercia, patrona della diocesi della nuova diocesi di Viterbo voluta nel 1086 da San Giovanni Paolo II che proclamò la Madonna della Quercia proprio padrona di questa nuova realtà che comprende un po’ quasi tutta la provincia. Dirò brevemente – ha proseguito il sacerdote – quello che riguarda la celebrazione e poi Irene spiegherà gli altri passaggi. Speriamo che il tempo  permetta la processione dall’Ellera a La Quercia, altrimenti dico subito il Patto d’Amore lo celebreremo, comunque, in Basilica.  Alla grande processione saranno presenti le realtà di Viterbo rappresentate da sbandieratori e musici storici, dalle confraternite dagli ordini cavallereschi, dalle autorità. Il sindaco offrirà un omaggio floreale alla Madonna della Quercia a nome di tutto il popolo, ci sarà un momento di preghiera con la celebrazione del Vespro presieduta dal nostro vescovo”. 

Don Luigi Fabbri, vicario generale della diocesi di Viterbo, ha ricordato che Santa Rosa e La Madonna della Quercia (secoli di storia di tradizione) sono “appuntamenti importanti per i credenti, ma anche per i non credenti perché  l’aspettano e partecipano, sono segni della nostra identità, le nostre radici, quindi riguardano tutti. Rammento che il santuario è stato restaurato in questi ultimi anni con il contributo della generosità, anche della fondazione Carivit, sotto l’occhio vigile di Don Massimiliano”.

Irene temperini ha puntualizzato che il Vescovo quest’anno finisce il mandato e probabilmente la festa della Madonna della Quercia sarà l’ultimo importante appuntamento che lo vedrà in città e come somma autorità della diocesi per cui anche per lui la manifestazione assume un maggior significato. “Dopo la manifestazione religiosa – ha annunciato – ci sarà la visita guidata di tutti gli spazi compreso anche il refettorio del Sangallo che attualmente non è visitabile perché  sappiamo tutti ricade sotto la proprietà della Santa Sede che la sua volta è dato in gestione alla RSA di Viterbo. Verrà organizzato anche un premio chiamato  “Giglio d’oro”  per i personaggi che si distingueranno nell’ambito dell’arte, delle lettere, della cultura, con riferimento a Viterbo e alla Madonna della Quercia. Ricordo che i Cavalieri del Giglio avevano  lo stendardo della Madonna della Quercia come simbolo”.

Hanno preso poi la parola gli altri ospiti mostrando come la sinergia tra loro potrà esaltare il rito che inizia con la processione, salvo condizioni meteo avverse, di domenica 11 settembre.