XXX Giornata Mondiale del Malato. Civita Castellana, S. Messa presieduta dal Vescovo, Mons. Romano Rossi: In ascolto della sofferenza

Vescovo, Mons. Romano Rossi

Domenica 13 febbraio alle 17, nella Cattedrale a Civita Castellana, in occasione della XXX Giornata Mondiale del Malato, organizzata dall’Unitalsi, Sottosezione di Civita Castellana, la nostra Chiesa diocesana si incontra, con il proprio vescovo diocesano Romano Rossi, con le sorelle e i fratelli malati, con gli operatori sanitari, i volontari e con quanti a diverso titolo si prendono cura di loro, per pregare insieme, partecipare e contribuire con maggior efficacia ad una cultura della vita e della salute. Un’occasione di attenzione speciale alla condizione degli ammalati e, più in generale, dei sofferenti, nel rispetto della vita e dei valori morali e cristiani. È un evento di particolare sensibilizzazione che coinvolgerà tutte le realtà ecclesiali diocesane, nel rispetto delle regole anti-Covid, per ritrovarsi assieme ai malati e mettere in pratica il comandamento dell’amore di Gesù, sul tema di papa Francesco: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6, 36). Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità.

Un appuntamento per richiamare la necessità che “a tutti i malati, anche nei luoghi e nelle situazioni di maggiore povertà ed emarginazione” siano assicurate le cure sanitarie di cui hanno bisogno, con l’invito, a farsi vicini concretamente alle persone malate. Per l’occasione Papa Francesco ha inviato un messaggio in cui esorta medici, infermieri e operatori sanitari ad esercitare nella loro professione “forza e tenerezza insieme”, guardando a Dio “ricco di misericordia” che “si prende cura di noi con la forza di un padre e con la tenerezza di una madre”, di assistere e confortare oltre il proprio compito, per colmare il vuoto degli affetti ai “numerosi ammalati che, durante questo tempo di pandemia, hanno vissuto nella solitudine di un reparto di terapia intensiva l’ultimo tratto della loro esistenza”, lontani dei propri cari e dalle persone più importanti della loro vita.
È importante educarci alla cultura del dono, che è la risposta a un Dio amore che trova il suo compimento solo quando, quanto ricevuto gratuitamente, lo doniamo con generosità ai fratelli bisognosi di attenzione e aiuto concreto, offrendo segni di speranza attraverso opere di misericordia concreta, donando affetto e tempo, nel rispettare l’umanità dell’ammalato e la sua inalienabile dignità: questo è il messaggio della giornata del malato.