Il messaggio di ringraziamento del Presidente Romoli ai volontari della Protezione Civile 

Alessandro Romoli

Le città piene di vita, le spiagge affollate di bagnanti, i turisti alla scoperta della Tuscia. E ancora i concerti, gli spettacoli teatrali, le sagre. 

Quella che si appresta a concludersi è senza dubbio l’estate della ripartenza, della voglia di normalità. E perché no, del ritorno alla leggerezza che da sempre in Italia fa da cornice ai tre mesi più caldi dell’anno. Ora però, con settembre ormai alle porte, è doveroso rivolgere un sincero ringraziamento a tutti coloro i quali hanno lavorato incessantemente, a volte anche in contesti di pericolo, per permetterci di vivere a pieno e in totale sicurezza questa stagione estiva. In particolar modo il mio pensiero va ai volontari della protezione civile di tutti i comuni della provincia che, ancora una volta, hanno messo a disposizione della collettività le loro competenze, il loro tempo libero e il loro lodevole senso civico. 

Se infatti da una parte l’estate del 2022 è stata segnata dal bisogno di lasciarsi alle spalle il doloroso biennio del Covid, dall’altra è stata sconquassata dall’emergenza siccità, dalla penuria di acqua, dalle ondate di caldo tropicale e dagli incendi che, da nord a sud, hanno divorato migliaia e migliaia di ettari boschivi. A tutto questo va poi aggiunto che il Lazio è stata tra le regioni italiane maggiormente colpite da questi eventi avversi. Lo abbiamo visto qui da noi, nella Tuscia, dove in alcuni casi le fiamme sono arrivate a lambire persino le abitazioni. Ora gli incendi sembrano essersi finalmente attenuati, ma hanno passato il testimone a nubifragi, trombe d’aria e smottamenti. 

Il personale volontario della protezione civile c’è sempre stato. In ognuno di questi momenti. Parliamo di centinaia di donne, uomini, ragazze e ragazzi, ognuno con i propri impegni, che decidono nel tempo libero di mettersi al servizio della comunità per il bene e la sicurezza di tutti. E per farlo in alcune occasioni si vedono costretti ad affrontare situazioni di pericolo, come quando forniscono supporto ai vigili del fuoco nelle attività di spegnimento degli incendi. Situazioni che richiedono sia prossimità fisica con le fiamme, che abilità operative in contesti emergenziali. 

Molti di loro tornano a casa dopo una giornata di lavoro o di studio e, anziché riposarsi, indossano la divisa della protezione civile e prestano servizio. Spinti da nient’altro che la voglia di contribuire al buon funzionamento e alla sicurezza della comunità. 

A nome mio personale, della Provincia di Viterbo e dei comuni che ne fanno parte, giunga ai volontari della protezione civile tutta la riconoscenza della nostra grande, allargata ma compatta comunità della Tuscia.