La Coldiretti di Montefiascone ha celebrato la sua festa del Ringraziamento

Nella mattinata di questa domenica, dedicata alla Festa di Cristo Re, la locale sezione di Montefiascone dei Coltivatori Diretti, presieduta dall’imprenditore agricolo Claudio Pagliaccia, come ogni anno, ha celebrato la sua Festa del Ringraziamento.

Alla cerimonia hanno partecipato la sig.ra Sara Paraluppi, Direttore della Coldiretti di Viterbo, il sig. Mauro Pacifici, Presidente della Coldiretti di Viterbo, la sindaca della città, Giulia De Santis, l’assessora all’agricoltura Giulia Sciuga, il direttore della locale Cantina Sociale, Mario Trapè che ha accolto gli ospiti ed ha guidato le illustri autorità in visita ai vari reparti logistici della cantina nei quali si produce e confeziona il famoso EST! EST!! EST!!!. Era presente anche il corpo della Polizia Locale guidata dalla comandante, Giulia Bassi, assistita da altri due vigili.

Coldiretti Montefiascone2

La cerimonia ha avuto inizio con il raduno presso la sede della Coldiretti nel palazzo della Cantina Sociale ove è stata offerta la colazione a tutti gli intervenuti, poi vi è stato il carosello per le maggiori vie città, costituito dalla colonna dei numerosi trattori degli agricoltori partecipanti, e la conclusione con la partecipazione alla Santa Messa di ringraziamento, celebrata dal Vescovo diocesano Sua Ecc.za Mons. Lino Fumagalli nella storica basilica di S. Flaviano, unica al mondo specialmente per la sua struttura architettonica.

Sig. C. Pagliaccia, la vita degli agricoltori in questo periodo di Epidemia?
Gli agricoltori non ne hanno risentito molto, essi vivono all’aria aperta, isolati nella campagna. Oggi celebriamo la Festa del Ringraziamento per ringraziare la Provvidenza degli ottimi prodotti che le nostre campagne ci hanno dato specialmente nei due settori trainati e caratterizzanti il nostro territorio: Viticoltura e olivicoltura.

Come è andata la raccolta di questi prodotti?
Un’annata nel suo complesso molto valida, specialmente per l’uva. Tenendo conto della siccità che vi è stata, dobbiamo dire che la quantità dell’uva è stata inferiore all’anno duemilaventi ma la qualità è stata eccellente. Per l’olio, siamo ai limiti più bassi; la quantità è stata scarsa, ma la qualità è rimasta eccellente come è tradizione; il nostro è uno dei migliori oli dell’Alto Lazio.

 

 

Pietro Brigliozzi