Accordo tra il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’interno e il Comune di Valentano per il restauro della Chiesa della Madonna della Salute

Nel pomeriggio odierno il Prefetto di Viterbo Antonio Cananà e il Sindaco di Valentano Stefano Bigiotti hanno siglato l’accordo per l’esecuzione dei lavori di restauro e risanamento conservativo della Chiesa della Madonna della Salute, ubicata nel territorio di quel comune e di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno.

Con l’accordo il Comune ha assunto l’impegno di eseguire i suddetti lavori in qualità di stazione appaltante, mentre il Ministero dell’Interno si farà carico di coprire integralmente i costi dell’intervento ammontanti a circa 479mila euro.

Il Prefetto ha espresso soddisfazione per la stipula dell’atto che consente di dare attuazione, per la terza volta in provincia di Viterbo (le prime due volte hanno riguardato il Comune di Bolsena, in relazione alla Chiesa della Madonna del Giglio, e il Comune di Farnese, in relazione alla Chiesa di San Rocco), alla nuova procedura semplificata predisposta dal Ministero dell’Interno per accelerare la realizzazione delle opere di manutenzione, conservazione e restauro dei beni del Fondo Edifici di Culto, attraverso il coinvolgimento diretto e assolutamente prioritario delle Amministrazioni Comunali nel cui territorio insistono i beni medesimi.

Ad accordo siglato, il Prefetto ha espresso ”l’auspicio che anche le altre Amministrazioni locali interessate vogliano intraprendere la stessa strada imboccata oggi dal Comune di Valentano. Al momento la disponibilità finanziaria c’è. I Comuni colgano questa opportunità, anche in vista delle celebrazioni del Giubileo 2025, che coinvolgeranno in misura importante anche i luoghi di culto della provincia di Viterbo”.

“Non possiamo che mostrare la più profonda gratitudine nei confronti della Prefettura di Viterbo – ha fatto eco il Sindaco di Valentano –. L’opportunità concessa dal FEC consente ora al Comune di Valentano di restituire dignità ad uno dei beni a cui la nostra comunità è più affezionata, imprimendo al Santuario il sigillo formale che merita”.