INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Mi ha sempre incuriosito questa Intelligenza Artificiale, che a quanto ho capito, potrebbe scrivere tranquillamente questo pezzo per ON TUSCIA, formulando con ChatGPT un semplice input algoritmico: “Cos’è l’Intelligenza Artificiale, cioè l’IA, come funziona e che sviluppo e conseguenze avrà?”
Se ne può azzardare una definizione esaustiva ? Ci provo.


L’intelligenza artificiale è la capacità di una macchina di mostrare attitudini proprie degli esseri umani, quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività.
Permette a sistemi complessi, attraverso i computer, di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con miliardi di dati, risolvere problemi dati e agire verso un obiettivo specifico attraverso algoritmi, adattare il proprio comportamento analizzando gli effetti delle azioni precedenti e lavorando quindi in autonomia.


Detta così, si comincia a capire l’enorme evoluzione intervenuta dal primo calcolatore interamente elettronico che gli americani John Maucly e John Eckert realizzarono nel 1946, denominato ENIAC, e quel che maneggiamo oggi: impiegava allora 18.000 valvole, pesava 30 tonnellate e occupava spazio per 140 mq.; poi sono arrivate le teorie decisive di Alan Turing, quello della mela avvelenata.
Non esistono campi d’impiego o settori di ricerca evolutiva che l’IA non possa toccare, dall’economia, alla sanità, dalla letteratura alla creatività artistica; anche come presidio per le fake news, che scopre e denuncia.


Un esempio corrente e verificabile da tutti poi, è il potenziamento intervenuto nei motori di ricerca come GOOGLE, sempre più veloci e documentali.


Il 14 giugno 2023 il Parlamento Europeo ha per la prima volta varato una normativa di regolamentazione, anche per mettere dei paletti a qualcosa di cui nessuno oggi conosce sino in fondo limiti e rischi, ed il 13 marzo scorso ne ha completato l’iter nella sua versione finale di European Artificial Intelligence Act.


Innanzitutto le applicazioni proibite che comportano rischi inaccettabili e la violazione dei diritti fondamentali tutelati dalla UE: il caso recentissimo della messa al bando del cinese TIK TOK deriva proprio dal rischio che la raccolta di milioni di dati individuali consenta a governi ostili la violazione della privacy a fini di sorveglianza massiva e controllo sociale.
Altro settore delicatissimo da tenere sotto stretto controllo è quello sanitario.


Il regolamento scansiona poi 4 livelli di rischio che comportano corrispondenti comportamenti degli operatori dell’IA: inaccettabile, elevato, limitato minimo o nullo, nella trattazione di ricerche, dati disponibili ed archiviati, commercio, inventari, rifornimenti, logistica ecc.ecc..
Tutto ciò comincia ad avere un impatto negativo sull’occupazione ed anche sulla creatività umana alle prese con le sbalorditive performance delle macchine, e si dovrà necessariamente rispondere trovando nuove forme d’impiego derivanti dall’IA, altrimenti avrà ragione l’allarme lanciato da Elon Musk che l’IA sia una grave minaccia per l’umanità.


Se in prospettiva si avverte la possibilità di un’ IA auto consapevole sia dei propri limiti, in particolare emozionali ed esperienziali, che delle proprie superiorità sulla mente umana, gli scenari fantascientifici alla MATRIX non sembreranno più così remoti.


Francesco Chiucchiurlotto