Progetto con la Polizia di Stato nell’Istituto “Aldo Moro” di Sutri “PretenDiamo Legalità”

Il 18 del mese di marzo 2024 gli alunni della scuola primaria e secondaria di Sutri e Monterosi hanno consegnato alla Polizia di Stato i lavori realizzati per la partecipazione al concorso indetto nell’ambito del Progetto “PretenDiamo Legalità”.


Il progetto, a cui ha aderito l’Istituto Comprensivo di Sutri, nasce su iniziativa della Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e prevede la partecipazione degli studenti ad incontri con il personale specializzato della Polizia di Stato, finalizzati a stimolare la riflessione sull’importanza della legalità e del rispetto delle regole nella vita di tutti i giorni.
Il 15 febbraio 2024 gli alunni della scuola primaria di Sutri e Monterosi hanno incontrato l’Assistente Capo Coordinatore Mazzucco Marilena, in servizio presso la polizia scientifica della Questura di Viterbo e l’Assistente Capo Coordinatore Di Guida Itala, in servizio presso l’Ufficio di Gabinetto della Questura di Viterbo.


Il 14 e il 16 febbraio sono stati gli studenti della scuola secondaria di primo grado, rispettivamente di Monterosi e Sutri a incontrare l’Assistente Capo Coordinatore Di Guida Itala e l’Assistente Capo Coordinatore Tecnico Maria Stella Circelli.
Da questi incontri hanno preso avvio percorsi di approfondimento su diversi temi che, con la guida degli insegnanti, hanno portato i ragazzi a elaborare diversi materiali per la partecipazione al concorso, anche multimediali: dalle graphic novels ai video.
Pace ed amicizia sono gli argomenti che hanno scelto insegnanti e alunni della scuola primaria di Sutri e Monterosi che incontravano per la prima volta il personale della Questura.
La finalità educativa dell’iniziativa consiste nell’educare i bambini alla tolleranza, al rispetto, alla solidarietà e alla nonviolenza per praticare insieme la cultura della pace, sia nella loro classe che nel mondo.
Video e giochi sono stati finalizzati alla promozione dello sviluppo di una società pacifica, giusta ed inclusiva che sia libera dalla paura e dalla violenza come sancito dalla Costituzione Italiana, raccontata a misura di bambino dal personale specializzato della Questura di Viterbo.
Nella scuola secondaria invece si è trattato di un atteso ritorno.
In un mondo sempre più ‘social’ è molto difficile recuperare l’importanza di valori come empatia, condivisione, solidarietà e altruismo da coltivare condividendo esperienze reali e non virtuali.
Ed anche stavolta l’intervento realizzato ha colto nel segno, accompagnando i ragazzi a passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti, vivendo un’esperienza collettiva di profonda empatia e condivisione.
Gli insegnanti hanno raccolto la staffetta proseguendo un lavoro che aiuti ciascuno a guardare dentro di sé e a mettersi nei panni dell’altro.
Il 18 marzo la scuola ha consegnato i lavori dei ragazzi per la partecipazione al concorso.

Non abbiamo bisogno di attenderne i risultati.
Quando un ragazzo abbraccia un compagno per condividere un momento di difficoltà, abbiamo già vinto.
Questo è accaduto durante gli incontri con la Polizia di Stato.