Tribunale di Viterbo: slot, nessun reato di peculato per omesso versamento tassa di Stabilità

Lo ha deciso il Tribunale di Viterbo in data 21 marzo 2023, nessun reato di peculato per omesso versamento tassa di Stabilità. Ciò all’esito della discussione tenuta dall’avv. Riccardo Ripamonti, comparso in sostituzione dell’avv. Marco Ripamonti.
I gestori indagati avevano ricevuto dal concessionario di riferimento la richiesta di versamento della quota tassa di stabilità 2015, avendo anche opposto il conseguente decreto ingiuntivo, sempre con lo Studio Legale Ripamonti, dinanzi al Tribunale di Roma, con causa ancora pendente. Giudizio nel quale avevano contestato sia i criteri di determinazione dell’importo, sia la richiesta di anticipazione delle quote di pertinenza degli esercenti, rappresentando anche la sussistenza del contenzioso dinanzi alla CGE ed ora al Consiglio di Stato riguardo alla legittimità, o meno della tassa.

Tuttavia, a fronte della denuncia di peculato presentata dal concessionario, gli stessi gestori sono stati iscritti nel registro degli indagati. Il provvedimento reso dal Tribunale esclude la sussistenza del delitto di peculato sulla base di aspetti giuridici, sottolineati anche dalla difesa con apposita memoria difensiva.

Così ha commentato l’avv. Marco Ripamonti: “In un contesto che sul tema del peculato resta, comunque, assai controverso e particolarmente critico, soprattutto riguardo all’omesso versamento del PREU, anche per via della nota pronuncia a Sezioni Unite della Corte di Cassazione, mi ritengo assai soddisfatto per questo risultato, cui il concessionario si era strenuamente opposto. Riguardo alla detta sentenza della Corte di Cassazione vi sono punti, a mio modesto avviso, poco condivisibili, che prima o poi confido verranno approfonditi e chiariti“.