FdI: “Il Governo intervenga contro la procedura di infrazione della Commissione Europea che danneggia la nostra agricoltura”

Fratelli d'Italia

«Martedì 27 luglio è stata resa nota una notizia che non può essere ignorata.

La Commissione europea ha avviato le procedure d’infrazione contro 12 Stati membri, tra cui l’Italia, per il mancato recepimento delle norme della direttiva riguardante il divieto di pratiche commerciali sleali in agricoltura e nel settore agroalimentare.

Inoltre, la direttiva è stata adottata il 17 aprile del 2019.

A questo punto, dobbiamo registrare un altro duro colpo ad uno degli asset fondamentali e fondanti della nostra nazione.

Si richiama all’attenzione di chi attualmente governa il paese che la disciplina normativa contenuta nella direttiva europea colma un’assenza di tutele per tutti gli agricoltori e i fornitori di piccole e medie dimensioni contro un consistente numero di pratiche commerciali sleali. Lotte che fanno parte del dna di Fratelli d’Italia e che vorremmo fossero prese in considerazione dall’azione di governo.

È evidente che nella fase attuale, che dovrebbe essere caratterizzata da una scrupolosa attenzione verso i nostri segmenti produttivi,  non ci possiamo permettere passi falsi. La ricezione e il rafforzamento delle buone pratiche commerciali e, di conseguenza, la difesa dei principi di buona fede e correttezza in ambito agroalimentare è un dovere indispensabile per la salute dell’agricoltura italiana.

Ora, ci sono due mesi per rispondere alla Commissione. Proprio per tale ragione sollecitiamo un tempestivo intervento su questo tema, per non perdere l’occasione di assistere le categorie produttive e professionali di riferimento, ovvero, coloro i quali sono i destinatari della direttiva europea».

 

Così commentano da Fratelli d’Italia il Senatore Luca De Carlo, Responsabile Dipartimento Agricoltura Nazionale FDI, Roberto Bedini, Coordinatore Regione Lazio, e Pietro Narduzzi, Responsabile Dipartimento Agricoltura FDI Viterbo.