Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a Viterbo traccia la strada dello sviluppo turistico  e suggerisce spunti al candidato Ubertini

Visita a Viterbo del Ministro al Turismo Massimo Garavaglia a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Claudio Ubertini

Il ministro Garavaglia giunto a San Martino, prima di iniziare la visita del borgo, ha depositato un cuscino di fiori presso il monumento ai caduti in guerra, restaurato dal candidato consigliere Massimo Gimmelli in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica.

Subito si è parlato di turismo e termalismo: le due parole magiche per lo sviluppo futuro di Viterbo. Il termalismo una pietra miliare storica scoperta anche da Dante, il turismo una voce in crescita nell’economia di Viterbo che, dopo i problemi del Covid, è tornata ad essere meta di moltissimi visitatori.

Il ministro ha dapprima visitato San Martino al Cimino, accompagnato dal gruppo viterbese della Lega che ha così rimarcato la sua attenzione verso le frazioni, alcune delle quali, come Bagnaia e Sant’Angelo, sono già oggetto di importanti progetti di riqualificazione avviati prima della fine anticipata dell’amministrazione comunale.

Il ministro Garavaglia è rimasto stupefatto dalla solenne bellezza, della maestosa semplicità, dell’abbazia cistercense di San Martino. Così come anche di Palazzo Doria Panphili, che ha visitato insieme a un delegato di Lazio Crea che gestisce il sito. Gli è stata anche prospettata la difficoltà di poter visitare questi gioielli del Paese in particolare il Palazzo Doria in quanto gestito dalla Regione in maniera certo non encomiabile.

«Il turista – ha detto Gravaglia – era già cambiato prima del Covid. La pandemia ha solo accentuato questa evoluzione. Il turista, ora, ha molta attenzione verso la sostenibilità. Abbiamo un patrimonio immenso. E una responsabilità enorme nel non consumarlo, ma occorre farlo crescere per portare benessere aggi agli abitanti dei luoghi. Prima siamo stati a San Martino e  avere un palazzo così e tenerlo chiuso che senso ha?

Come fanno gli operatori di San Martino se una delle principali attrazioni è chiusa? Bisogna partire dai fondamentali: il patrimonio va fatto rendere e crescere. Noi lavoriamo tantissimo con il digitale. Abbiamo lanciato il sito ufficiale del turismo in Italia (Italia.it) dove ci sarà la possibilità di consultare tutto il Paese con la geolocalizzazione. 

Lo consulto  e trovo cosa succede settimana per settimana in Italia. Da lì posso vedere anche cosa accade a Viterbo. Non lo alimentiamo noi, ma direttamente il territorio. Noi dal Ministero  forniamo  la chiave della piattaforma, voi dovete preoccuparvi di  inserite  i gioielli che un turista potrebbe venire a vedere. Con questo sistema andremo a promuovere tutti i territori e anche i temi, come il termalismo».

Garavaglia  ha parlato, anche delle tendenze che stanno emergendo nelle richieste del turista.

«Sta esplodendo il turismo esperenziale – ha detto –. Il turista vuole entrare nelle comunità e fare tanta attività fisica a ogni età». Argomento di enorme interesse  turistico la «Via Francigena che passa da Viterbo e nel percorso originale anche a San Martino – ha sottolineato Garavaglia -. Il Cammino di Santiago di Compostela porta milioni di visitatori. Con il Giubileo verranno decine di milioni di pellegrini. Sul portale metteremo tutti i percorsi».

Un altro fenomeno «che sta prendendo piede – ha continuato il Ministro – è il cicloturismo. In Italia vale 5 miliardi di euro in Germania 20 miliardi.  Far andare la gente in bici vale un punto di Pil. È un’opportunità che dobbiamo cogliere velocemente. Abbiamo fatto un accordo con Enel per inserire le colonnine di ricarica lungo tutta la via Francigena che così potrà essere percorsa anche con un nuovo modo. Il cicloturismo ha tutto un indotto: c’è chi noleggia, chi ripara, chi ti fa mangiare e chi ti fa dormire».

Altra opportunità turistica il «trekking. C’è chi corre, chi fa maratone, mezze maratone. Per questo abbiamo bisogno di percorsi. Il turismo lento sta conoscendo un grande sviluppo e si abbina a tante altre cose. C’è anche poi l’enogastronomia, con la visita nelle cantine, l’enoturismo. È tutto collegato».

Il Ministro ha annunciato «il congresso mondiale dell’enoturismo in Italia. Per la prima volta. Non era mai stato fatto, semplicemente perché non veniva chiesto. Noi siamo andati e abbiamo detto tocca a noi. Quindi lo facciamo in Italia, ad Alba. Ma sarà preceduto e seguito da eventi in tutte le regioni. Non è tanto il vino, ma il turismo legato al vino. L’enoturismo ha grandi potenzialità. Altra tendenza in atto il turismo in camper. Creare strutture nei pressi delle fonti termali aperte non è una spessa assurda, basta programmarla e chiedere i fondi anche europei».

Poi il Ministro è stato accompagnato dal senatore Fusco a Capodimonte dove presso il Club Nautico, in loc. Paieto, ha incontrato il candidato sindaco Antonio De Rossi, che con i responsabili delle  associazioni e produttori locali hanno presentato al Ministro i progetti per far decollare il turismo lacuale che potrebbe essere una immensa fonte di benessere.