Luisa Ciambella (Anci) a Palestrina per ricordare Maria Angela Guidi Cingolani: “Un esempio di donna da divulgare alle nuove generazioni”

Ciambella Palestrina

La consigliera viterbese ricorda la prima donna ad entrare in un Governo: “Una donna straordinaria, la sua figura deve essere un esempio. Il processo di divulgazione è solo iniziato”. Messaggi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da quello del Parlamento Europeo David Sassoli e da Enzo Bianco e Antonio De Caro, rispettivamente presidente del consiglio nazionale e presidente nazionale Anci.

 

 

Il 26 luglio, la consigliera comunale Luisa Ciambella si è recata a Palestrina per celebrare, con una cerimonia, la memoria di Maria Angela Guidi Cingolani, sindaco del comune alle porte di Roma per un decennio e, soprattutto, prima donna ad entrare in una compagine di Governo. La commemorazione è stata fortemente voluta dalla consigliera, che aveva avanzato l’idea di una cerimonia istituzionale già nei mesi scorsi e che la aveva riproposta nell’ultimo Consiglio Nazionale del 7 luglio scorso. La data scelta non è casuale, dato che proprio oggi ricorre il 70esimo anniversario della nomina della Guidi Cingolani come sottosegretario nel VII Governo De Gasperi.

 

“Sono molto orgogliosa – ha dichiarato Ciambella – di essere riuscita, come membro dell’Anci insieme al Comune di Palestrina, ad organizzare questa giornata in ricordo di Maria Angela Guidi Cingolani. Mai avrei pensato che il Capo dello Stato e tutte le altre cariche istituzionali ci facessero avere un loro messaggio. In soli 20 giorni siamo riusciti a concretizzare questo evento, che è solo l’inizio di un percorso di approfondimento su questa donna di immenso spessore.

 

La consigliera ribadisce l’importanza di rendere omaggio alla Guidi Cingolani: “La sua opera è stata immensa ma, purtroppo, la sua figura è rimasta comunque un po’ nell’ombra. Meno conosciuta rispetto ad altre donne politiche come Tina Anselmi e Nilde Iotti, che sono tuttavia arrivate sullo scenario politico molto tempo dopo. Lei è entrata al Governo nel 1951, lavorando e facendosi riconoscere da un mondo completamente maschile e profondamente maschilista negli anni precedenti. È per noi un dovere morale tramandare modelli positivi alle nuove generazioni come quello di Maria Angela. Voglio ringraziare il Sindaco di Palestrina, Mario Moretti, per il lavoro e la disponibilità. Ci tengo a portare, in qualità di membro del Consiglio Nazionale Anci, il saluto del nostro presidente Enzo Bianco”.

 

 

“Una donna – ha proseguito Luisa Ciambella di fronte ai presenti a Palestrina – entrata al governo per la prima volta ed anche sindaco di questa bellissima città. Mi perdonerete – ha affermato – se non declino al femminile i sostantivi ed i ruoli, tendenza ormai in voga nel mondo femminile e che, a mio giudizio, tende a non aggiungere nulla alla battaglia di affermazione femminile, se non a farci soffermare più sull’apparenza che sulla sostanza. Ve la immaginate voi Angela Maria interrogarsi di come la chiamavano, se ‘sindaca’ o ‘sindaco’, quando fu chiamata da Scelba a guidare la ricostruzione di questa città dopo i bombardamenti angloamericani che l’avevano quasi competamente distrutta? Ve la immaginate ad interrogarsi su come la si appellava, se ‘sottosegretario’ o ‘sottosegrataria’, quando, una volta entrata al Governo, ha sentito sulle sue spalle tutto il peso di rappresentare le donne italiane, allora percepite, anche in termini giuridici, come facenti parte del nucleo familiare o dello stesso marito. Maria Angela è stata rivoluzionaria e moderna, perché è inimmaginabile pensare al fardello di condurre battaglie come quelle del lavoro per le donne e della sindacalizzazione del lavoro femminile in tempi in cui lei stessa era percepita come una anomalia del sistema. Una anomalia che, senza la visione aperta di Don Sturzo, che la fece aderire al Partito Popolare – anche qui come prima donna – e quella di De Gasperi, che la chiamò addirittura ad avere un ruolo al Governo, non sarebbe mai esistita. Angela era in controtendenza con buona parte delle convenzioni del tempo. La sua determinazione rappresenta, in tempi di pandemia, un esempio per i nostri ragazzi, che hanno vissuto la dad con grande difficoltà. Anche noi genitori spesso ce ne siamo lamentati e non c’è dubbio che dobbiamo puntare a portare tutti in classe, ma Maria Angela si è laureata a guerra scoppiata e da pendolare all’Università di Napoli. Possiamo dire ai nostri figli – continua l’esponente Anci – che questa è la determinazione da perseguire per crescere buoni cittadini, persone per bene che contribuiscono alla crescita del proprio Paese. Possiamo raccontare loro che, dopo aver aperto 500 scuole in tutta Italia per avviare al lavoro le donne e che, proprio per questa sua competenza, fu chiamata da Mussolini a redigere una relazione sul lavoro femminile. In quel caso lei non esitò nemmeno davanti al regime fascista a scrivere ciò che pensava, tanto che quella relazione venne censurata e lei dovette riparare  a Ginevra per un po’. Possiamo, e dico dobbiamo, raccontare a tutti coloro che oggi dicono che il nostro Paese è finito, che non ha futuro e che non ci riprenderemo che, in un mondo che era veramente perduto, con un conlìflitto mondiale che aveva distrutto anche la sola idea del rispetto per la persona, Maria Angela non rinunciò a lavorare per liberare il suo Paese dal regime fascista e, contemporaneamente, a mettere al mondo un figlio. Con una totale incertezza nel domani, a casa sua (Via Settembrini a Roma) si tenevano le riunioni dei partigiani per liberare il nostro Paese, mentre a casa sua c’era suo figlio, l’amore più grande di ogni genitore. Lei e suo marito – insiste – rischiavano di mettere la loro vita, ciò che di più caro avevano, a repentaglio per vedere il loro Paese libero. Cosa ci può essere di più grande? Esiste un esempio di bene comune più alto? Io credo di no”.

 

“Sono molto contenta anche dell’intervento telefonico di Silvia Costa – conclude Ciambella – che chi ha consociuto Maria Angela, e proprio per questo la chiama Angelina.

L’impegno per noi è quello di approfondire il profilo di Maria Angela in un convegno, in un’altra occasione, che ne possa far conoscere la straordinarietà, affinché possa essere raccontata per poter ispirare le nuove generazioni, ma anche le vecchie”.

 

Maria Angela Guidi Cingolani è stata una donna che si è posta all’attenzione di tutti, con una carriera eccellente. E la sua grande fortuna, secondo Luisa Ciambella, è stata quella di “aver incontrato uomini molto aperti, uomini che hanno costruito un futuro che fosse per tutti come Alcide De Gasperi e Don Luigi Sturzo”.