Mauro Miracapillo si è candidato presidente Provinciale di Italia Viva

Mauro Miracapillo ha presentato ieri mattina alla stampa la sua candidatura a Presidente provinciale di Italia Viva, dopo averlo fatto nell’assemblea degli iscritti, per il congresso in programma domenica 15 ottobre all’Hotel Salus Terme di Viterbo.

Una delle poche province italiane, 29 su 143,  che affronterà dibattito e votazione e sceglierà la governance del partito renziano.”Una delle poche province italiane, 29 su 143,  che affronterà dibattito e votazione e sceglierà la governance del partito renziano.

Viterbese, pensionato, ex sindacalista Cisl, prima, e manager sociale, poi, con incarichi nazionali nel settore edile, mette subito in chiaro il motivo dell’incontro: “Avremmo voluto mandare il nostro documento agli iscritti ma purtroppo, per indicazione del partito, il coordinatore Casini non ci ha consegnato nulla per questioni di privacy. Forse qualcuno non conosce la legge – dichiara deciso – e c’erano i presupposti per averli, ma è stata fatta una scelta che ha leso la par condicio tra i candidati. Da qui l’esigenza di raccontare il nostro manifesto programmatico, per farlo conoscere agli iscritti chiamati al voto e anche al territorio”.

Foto G De Zanet Miracapillo Italia Viva

Sono tanti gli argomenti affrontati, partendo dal congresso: “In gran parte del territorio nazionale l’orientamento è stata la ratifica delle decisioni, noi abbiamo presentato la lista e il candidato per partecipare ad un vero congresso, un modo per competere sulle idee. Non ho ambizioni politiche, voglio godermi la pensione, sono iscritto al partito dall’inizio e abbiamo fondato Italia Viva a Civita castellana e Viterbo e realizzato tante iniziative sul territorio. Ci fermammo in dissenso con le scelte dei designati di Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva fino al 2022, che sappiamo, ora, essere altrove. Siamo quindi tornati a disposizione per affrontare argomenti importanti, come lo spopolamento di Viterbo, i redditi bassi sul territorio, la fuga dei giovani laureati, i servizi pubblici che non si adeguano ai nuovi scenari. Non vogliamo fare un esame catastrofico ma cercare segnali positivi”.

Miracapillo ha così indicato alcuni punti: Civita Castellana come fondamentale polo industriale da difendere; l’agricoltura da aiutare, specie nel differenziare le produzioni, magari adattandole al cambiamento climatico, dando un freno al continuo nascere di pannelli fotovoltaici e pale eoliche, senza fermare la transizione ecologica ma trovando una linea da seguire.

“Come non parlare di terme – ha proseguito – ma prima di puntare al rilancio è necessario garantire le infrastrutture e presentare una città che sia attrattiva, partendo dalla bellezza del centro storico, che migliorerà con i fondi del PNRR. Sull’acqua pensiamo in modo pragmatico, si pagano bollette astronomiche senza sapere cosa arriva al rubinetto: servono scelte concrete, andando oltre gli slogan acqua pubblica o privata, per noi serve confronto con Acea, società per azioni di cui detiene la maggioranza Roma Capitale, che opera con esperienza e trasparenza”.

In conclusione il candidato è tornato sul tema congressuale e sul capoluogo: “E’ chiaro che il 16 mattina, per quanto riguarda noi, si potrà lavorare insieme, senza faziosità. In provincia abbiamo118 iscritti, su Viterbo sono presenti un consigliere comunale, Moricoli, e un assessore, Angiani, che sono stati votati da noi ma sono espressione civica. Siamo pronti a sostenere le azioni giuste della giunta Frontini ma parimenti essere liberi di criticare quando manca lo spirito innovativo che ci ha visti aderire o se vengono prese decisioni sbagliate”.

Un incontro che ha visto la presenza di alcuni amici che appoggeranno e voteranno per Miracapillo, come Stefania Folletti, civitonica renziana della prima ora, che ha vissuto con il candidato presidente tutte le situazioni degli ultimi anni: “Abbiamo creato un gruppo con entusiasmo, trascinati dalla genialità di Renzi. Mauro è l’unico in grado di fare la giusta politica sul territorio, non serve chi parla in politichese ma servono persone concrete e rispettose del pensiero altrui”.

Presente anche nuovi iscritti, giovani, pronti ad appoggiare Miracapillo, come Valerio Ferri, che grazie al percorso di studi alla Bocconi ha presentato la sua ricetta economica: “La parola chiave è produttività, oggi stagnante, la politica deve concentrarsi su questo, insieme al cambiamento tecnologico; oggi per ogni under 18 ci sono tre over 65, serve un’alternativa più aperta verso i diritti civili ma anche mercato libero e concorrenziale”. E ancora Maria Paula Javier, infermiera, delusa dalla politica che ora vede qualcosa di nuovo: “Con Mauro e il suo programma mi sono sentita coinvolta, specie sulla sanità dove opero e che soffre, nel pubblico, di carenza di personale, che ci fa talvolta lavorare male, mentre nel privato resta difficile lavorare solo con Partita Iva”.

Entusiasmato, quindi, dalla stima di amici di sempre e da quella dei nuovi, Mauro Miracapillo affronta domenica un congresso mettendosi semplicemente a disposizione per fare meglio: se gli iscritti lo dovessero premiare ha già chiaro il programma da declinare sul territorio.