NOI PER SUTRI: “il Sindaco Sgarbi e la sua amministrazione non smettono mai di distinguersi per coerenza”

Mitreo Sutri

«Siamo alle solite», denunciano i Consiglieri Comunali  di “NOI PER SUTRI” – Alessio Vettori, Matteo Amori, Nunzia Casini – che spiegano: «a Sutri il Sindaco Sgarbi e la sua amministrazione non smettono mai di distinguersi per coerenza.

La vicenda

Nel 2019 il comune aveva presentato al Gruppo di Azione Locale Etrusco Cimino una richiesta di finanziamento per un progetto denominato “La via dell’arte e della storia”. Il GAL lo aveva ritenuto assai meritevole, tanto da finanziarlo con un importo complessivo di 172.000 euro. Il progetto prevedeva, tra le altre opere, la sistemazione della pavimentazione di piazza del Duomo; la riqualificazione del sottopasso presso la “rosa dei venti” e la realizzazione, al Mitreo, di una rampa in “terra stabilizzata” per favorirne l’accesso alle persone con difficoltà motorie.

Per volontà dell’allora Vicesindaco Casini (oggi dimissionato) l’ampio progetto fu illustrato dal responsabile del settore culturale Arch. Lateano (oggi dimissionario) a tutti i membri del Consiglio Comunale che ne riconobbero il valore tecnico.

Ricordiamo che lo stesso progetto era stato approvato nei suoi tre gradi istruttori dalla stessa giunta, guidata da Sgarbi-Casini-Di Mauro & Co. ottenendo anche tutti i necessari pareri autorizzativi dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, dal Genio Civile e dallo stesso GAL Etrusco Cimino per ben tre volte e senza prescrizioni particolari.

La prima opera che il comune di Sutri ha subito realizzato in fretta e furia, con tanto di sollecitazione da parte del capo ufficio tecnico comunale Ing. Lupi (oggi dimissionario) è stata la sistemazione dei sanpietrini di piazza del Duomo, sicuramente perché -da li a breve- avrebbe avuto luogo l’inaugurazione della nuova mostra presso Palazzo Doebbing.

Iniziarono poi i lavori della seconda opera: la rampa di accesso al Mitreo per persone con difficoltà motorie. Ma dopo una settimana, con il cantiere già avviato, tra lo stupore della ditta e dei tecnici incaricati dal Comune ecco il “colpo di scena”: VENGONO FERMATI I LAVORI E, ADDIRITTURA, VIENE DATO ORDINE DI SMONTARE IL CANTIERE E PORTARE VIA TUTTO!

Cosa è successo?

In paese è girata subito la voce (vox populi, vox dei) che nella notte del 20 maggio “qualcuno” abbia fatto “irruzione” nel cantiere dove era in realizzazione la rampa e abbia buttato giù una parte dei blocchetti a secco che facevano da base alle opere di ingegneria naturalistica (rampa). Il giorno dopo (21 maggio) è arrivato -puntuale- l’ordine di sospensione dei lavori e rimessione in pristino per presunte “verifiche di rispondenza alle normative vigenti sulla sicurezza” da parte del responsabile ad interim -architetto De Falco- (unico ancora NON dimissionario o dimissionato).

Poi il 22 maggio il comune di Sutri ha pubblicato un articolo in cui spiegava ai cittadini stupiti che “Nessun progetto è stato posto all’attenzione del Sindaco”.

Il primo cittadino ha definito il progetto “aberrante” ed incompatibile con i luoghi. Un’opera che nessuna Soprintendenza avrebbe approvato, chiudendo l’articolo con un profetico, quanto minaccioso, “il comune di Sutri vigila”.

A questo punto sorgono spontanee, da parte nostra, alcune riflessioni: si parla di “incompatibilità”, ma con cosa o, meglio, con chi?

Ci risulta che il progetto sia stato approvato dalla giunta-Sgarbi già dal 2019 e per di più che sia stato firmato digitalmente dal Sindaco stesso. Ci domandiamo se l’Illustrissimo Sindaco è forse affetto da una sindrome che gli ottenebra la memoria a breve e lungo termine, impedendogli di ricordare che lui stesso approva e firma l’atto di richiesta, oppure qualcuno utilizza la firma digitale del Sindaco a sua insaputa? Quest’ultima ipotesi sarebbe veramente un fatto grave. In ogni caso la circostanza è molto delicata e preoccupante.
Ricordiamo al Sindaco e alla sua giunta distratta che il superamento delle barriere architettoniche sono necessarie e anche previste dall’articolo 3 della Costituzione Italiana: OGGI AL MITREO NON È PRESENTE ALCUNA RAMPA DI ACCESSO.

Non siamo tecnici ma ci pare alquanto bizzarro che un progetto approvato più volte dalla giunta, avallato e firmato dal Sindaco, oggi venga criticato dallo stesso primo cittadino e dalla sua stessa maggioranza.
SIAMO AL PARADOSSO: SI DISSOCIANO DA LORO STESSI…DOVREBBERO AUTO-SFIDUCIARSI!
Rimaniamo in attesa degli sviluppi.
Sappiamo che il nuovo responsabile dell’UTC -architetto De Falco- è già al lavoro per concepire una nuova proposta per la rampa ancor più attenta e “sicura” rispetto a quella approvata da tutti gli enti di tutela. Non conosciamo quali decisioni prenderà il nuovo Responsabile del Procedimento -De Falco-, lodato dall’amministrazione per la sua “attenta vigilanza”. Siamo certi -però- che l’architetto sia un attento “vigile” ma auspichiamo che lo stesso risponda presto anche alle nostre richieste (ormai risalenti a più di un anno fa) in merito alla riapertura di una “presunta e preesistente” finestra presso un locale del centro storico, davanti all’antico lavatoio che proprio grazie alle parole di denuncia del Sindaco espresse nel Consiglio Comunale del 11-11-2019, è giunta all’attenzione di noi consiglieri comunali di opposizione che abbiamo il diritto/dovere di vigilare e controllare.

Infine siamo curiosi di capire come si riuscirà ad ottenere una variante (da sottoporre al GAL e agli altri Enti interessati) nei risicati tempi rimasti e, soprattutto, con quali motivazioni si potrà giustificare l’annullamento di un progetto già approvato e -in parte già realizzato-.
Speriamo di non perdere il finanziamento!

Continueremo a vigilare e ad informarvi su questa ulteriore triste vicenda».