Tavolo “Agricoltura”: Non esistono fenomeni strutturali di sfruttamento e caporalato sul territorio della Tuscia


Si è svolto martedì 11 luglio, presso la Prefettura di Viterbo, con la presenza delle Forze di polizia, degli altri enti pubblici interessati (Ispettorato del Lavoro, INPS e INAIL) e delle associazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro, l’incontro del tavolo periodico che, istituito inizialmente per monitorare le tematiche dello sfruttamento lavorativo, del caporalato e della sicurezza del lavoro nel comparto agricolo.
A distanza di sei mesi dal precedente incontro, in cui era emerso lo stato tendenzialmente sano del settore, è stato possibile confermare l’assenza di fenomeni strutturali di sfruttamento e caporalato sul territorio della Tuscia. La presenza di irregolarità, dunque, rimane limitata a singoli episodi, grazie anche alla costante ed efficace attività di prevenzione e controllo svolta dalle Autorità pubbliche competenti in materia.
Si è preso atto della significativa riduzione degli infortuni sul lavoro, controbilanciata da un aumento delle denunce delle malattie professionali.
Il tavolo è stata anche l’occasione per affrontare altri aspetti di rilievo legati al comparto agricolo, quali la promozione di comportamenti virtuosi da parte delle imprese operanti sul territorio e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
In particolare, è stato possibile registrare un graduale ampliamento della Rete del lavoro agricolo di qualità (ne fanno parte ora 121 aziende), che raggruppa le aziende agricole che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro e legislazione fiscale.
Gli incontri del tavolo prefettizio continueranno con cadenza periodica, al fine fornire alle varie componenti coinvolte un luogo di confronto generale sul “comparto Agricoltura”.