BUON PRIMO MAGGIO!

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Festa del Lavoro o dei Lavoratori, il PRIMO MAGGIO che si celebra domani ha lontane origini legate alla conquista di diritti sociali, sindacali e politici dei lavoratori salariati di fine ottocento, che subivano la rivoluzione industriale con la loro fatica fisica e materiale, per tempi di subordinazione che arrivavano sino alle 16 ore giornaliere.

Fu in Australia e poi in tutto il mondo industrializzato che nel 1885 partì la preveggente parola d’ordine delle “ 8 ORE DI LAVORO, 8 ORE PER SE STESSI, 8 ORE DI RIPOSO”.

Ma fu negli Stati Uniti che il 1 maggio del 1886 a Chicago si svolse una straordinaria mobilitazione per estendere le 8 ore a tutti gli Stati Americani come avevano ottenuto in Illinois.

Il 3 maggio la manifestazione fu dispersa con morti e feriti ed il 4 dopo che un anarchico uccise con una bomba un poliziotto, la repressione della folla, in Piazza Haymarket e gli scontri che ne seguirono provocarono 11 vittime tra cui 7 tra le forze dell’ordine.

Per questi lutti negli USA la Festa del Lavoro, il LABOR DAY, è stato spostato spostato al primo lunedi di settembre.

L’ufficializzazione della Festa del Lavoro avvenne durante la Seconda Internazionale che si tenne a Parigi dal 20 luglio 1889, con al centro le rivendicazione principale delle 8 ore lavorative, all’interno di una piattaforma caratterizzata dalle idee socialiste.

Durante il Regime Fascista il già socialista Benito Mussolini, nel 1924 l’abolì e per stemperarne il carattere politico rivendicativo, la connesse ai Natali di Roma che si celebravano il 21 aprile; rimase festa del lavoro ma di carattere nazionalista.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale la Festa del Primo Maggio riprese e fu però subito legata alla strategia della repressione dei movimenti di rivendicazione che riguardavano in particolar modo l’occupazione delle terre e la questione agraria siciliana.

Il 1 maggio 1947, infatti, a Portella della Ginestra, nel Comune di Piana degli Albanesi vicino Palermo, un gruppo della banda di Salvatore Giuliano, connesso in ambigui rapporti sia con la Mafia che con apparati statali, aprì il fuoco su pacifici contadini che manifestavano per le terre, e ne uccise 11 e ne ferì alcune decine.

Portella della Ginestra inaugurò l’azione di un grumo di potere politico criminale che avrebbe a lungo insanguinato l’Italia.

Per decenni il Primo Maggio è stato un giorno di astensione dal lavoro per tutti e di festa organizzata in vario modo dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, in cui si faceva il punto di quanto il movimento dei lavoratori italiani avesse ottenuto nelle sue lotte rivendicative sul fronte dei diritti sociali e civili.

Dal 1990 cuore della festa è il CONCERTONE che si tiene a Roma in piazza San Giovanni.

Dopo le polemiche che hanno riguardato il Governo Meloni sulla celebrazione del 25 aprile, Festa della Liberazione dal Nazifascismo, domani si terrà un Consiglio dei Ministri sulle tematiche del lavoro che ha un sapore un poco provocatorio.

Quindi tutti i ministri saranno “al lavoro” in un giorno di festa; di nuovo per il destra-centro la connotazione della ricorrenza di sinistra sembra indigeribile, anche se è il portato di una lunga storia che trova nell’art.1 della Costituzione la sua affermazione inequivocabile: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”.

Altro tema divisivo? Possibile che una leader pragmatica e decisa come Giorgia Meloni non abbia trovato di meglio da fare in un giorno, anche questo, di tutti gli Italiani e stavolta con un contenuto, il lavoro, ben in evidenza nella nostra Costituzione?

Francesco Chiucchiurlotto