ITALIAN JOB

Cosa c’è di più italiano di uno stile eccellente, curatissimo, costosissimo, pregevole, inconfondibile?

L’ italian style, il made in Italydi cui tutti siamo orgogliosi, ed a ragione, ci ha creato alcune leadership nel mondo, nel campo della moda, del cibo, o meglio dell’enogastronomia, nei motori, negli strumenti di precisione, nelle arti più varie.

Poi ci sono le peculiarità speculari: la moralità oscillante tra tutto e niente, il malaffare diffuso e due invenzioni micidiali che hanno percorso il pianeta, come la mafia ed il fascismo.

Italian jobdal titolo di un famoso film, racchiude un particolare modo italiano di delinquere; e questo termine è rimbalzato come nostro dileggio, al seguito dallo sfottò ungherese, a Bruxelles dopo lo scandalo Quatargate, sul quale alcuni aspetti assodati di corruzione appaiono evidenti, altri meno.

Una volta giravano le “bustarelle”; oliavano gli ingranaggi del motore, così come per donare un cortese presente per il buon fine burocratico di una pratica inevasa.

Poi, su questioni di altro spessore, giravano le “valigette”;riguardavano programmazioni, opere nazionali, inserivano emendamenti apparentemente innocui in leggi di spesa miliardarie per favorire lobbies e pezzi grossi.

Sull’onda del viatico: “Vai a Bruxelles, che farai un sacco di soldi”, al giorno d’oggi girano i “sacchi di contante, e non potrebbe essere diversamente perché per sfuggire ai controlli bisogna utilizzare tagli da 20 o 50 euro.

Tra il serio ed il faceto ho descritto come siamo messi male anche in UE e come primeggiamo, noi Italiani, senza distinzione di parte (la presunta superiorità morale della sinistra poi !!), ma guai a fermarsi qui!

La Presidente Metsola ha gridato che la UE sotto attacco! Come sarebbe sotto attacco?

Che c’entra con le (presunte) mazzette un attacco all’Europa ed alla sua espressione UE?

Allora bisogna riflettere, e guardarsi intorno: volenti o nolenti siamo nel bel mezzo di uno scontro epocale tra democrazie liberal democratiche e sistemi autocratici (Russia e Cina) ed addirittura teocratici (Iran e Isis).

In quest’ultimi: repressione, stato di polizia, torture, violazioni di ogni elementare diritto personale, dominio assoluto e mortale di un potere senza alcuna legittimazionee limite; ad ultimo la più estrema, immorale, disumana delle scelte, la guerra.

Da noi vale la frase di Winston Churchill :” … la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora.” e credo ci sia poco da aggiungere, se non che si potrebbe fare di meglio.

Abbiamo vissuto in Italia la stagione di MANI PULITE che ha stroncato i partiti della Prima Repubblica sull’onda di una indignazione fondata, di un bisogno di pulizia e trasparenza vero, sulla necessità di un cambiamento radicale.

Oggi vogliamo o no imparare la lezione che ci viene da un italiano del rinascimento, Niccolò Macchiavelli, sulla cesura netta che c’è tra politica e morale? Vogliamo buttare ancora, come si dice, il bambino con l’acqua sporca? L’abbiamo fatto nei primi anni ’90 ed oggi siamo a trarne il bilancio e forse a rimpiangerne alcuni fondamentali.

L’attacco al Parlamento Europeo c’è, perché gli altri per affermarsi stanno usando, dopo tutto ciò che ho tentato di descrivere sopra, l’arma finale e letale che è il denaro; un mare di denaro, o meglio sacchi enormi, giganteschi, di denaro, che hanno in modo illimitato.

Ma, non buon per loro, l’abbiamo capito!

Francesco Chiucchiurlotto