VENTOTENE E’ VENTOTENE

Ho partecipato all’omaggio istituzionale che UNCEM (Unione Nazionale Comuni ed Enti Montani), ormai per il terzo anno di seguito, realizza a Ventotene con una corona funebre sulla tomba di Altiero Spinelli, un momento di riflessione pubblica presso il municipio, e una diffusione vasta dell’evento nei Comuni delle aree interne e montane, per ricordare il valore attuale del Manifesto, che nel 1941, in una Europa in piena bufera bellica, concepì una strategiaideale che avrebbe portato all’ attuale Unione Europea.

Il “Manifesto di Ventotene per una Europa Libera ed Unita”, di Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi, è ancora fonte di ispirazione perché i capisaldi posti nella premessa del successivo Movimento Federalista sono:

1- La costituzione di un esercito federale. 2- L’unità monetaria. 3- l’abolizione delle barriere doganali e delle limitazioni all’emigrazione interna. 4- La rappresentanza diretta dei cittadini con voto a suffragio universale e proporzionale. 5- la politica estera unica.

Tanto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare, ed è seguendo quel vasto programma, come direbbe DE GAULE , che oggi riscopriamo nel Manifesto tantissimi spunti di approfondimento e di impegno politico e culturale.

Se avessimo avuto un Esercito Comune Europeo:

– forse avremmo scongiurato la guerra d’invasione all’Ucraina, che è nel bel mezzo della nostra Europa, dopo 77 anni di pace garantita proprio dalla costruzione, prima della CEE e poi dalla UE; 

– forse oggi non avremmo bisogno della NATO come ombrello difensivo da minacce e pressioni; 

– forse se avessimo avuto una politica estera unica, non avremmo  un’egemonia così forte delle grandi potenze dominanti, di USA, Cina, Russia.

Soprattutto, nella prospettiva che vede l’Unione Europea doversi riparametrare nel nuovo assetto mondiale che sta scaturendo sul palcoscenico geopoliticointernazionale.

Avremo bisogno di tornare a Ventotene su queste tematiche, per arricchirle e diffonderle ed anche per rendere omaggio agli Italiani che, insieme ad altri illustri precursori, ci hanno indicato per primi la via per una Europa di pace e progresso.

Ventotene, insieme a Ponza, “ospitò” gli Antifascisti italiani e non, con le condizioni concentrazionarie non facili del confino, in cui però riuscirono a conoscersi, confrontarsi e , come nel caso del Manifesto, elaborare idee e strategie.

Quest’anno era presente alla manifestazione Flavio Cera, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Regionale del Lazio EE LL, che dopo l’omaggio a Spinelli al cimitero, nella sala consiliare del Comune ha espresso la sua opinione sulle idee del Manifesto espresse per la prima volta proprio da Italiani, e sulle problematiche ancora sul tavolo della UE.

Mi pare un segnale importante quello che il Consigliere Cera ha dato alla politica italiana e naturalmente l’impegno prosegue nella dialettica delle posizioni e nei contenuti del Manifesto che deve essere ancora completato nella sua realizzazione concreta.

Francesco Chiucchiurlotto