Tips e criteri per la scelta di un (buon) asilo nido

La scelta dell’asilo nido per i propri figli rappresenta una decisione complessa, che ogni genitore dovrà prendere dopo aver valutato una serie di elementi. In Italia, la legge di riferimento che annovera i requisiti di un asilo nido e lo inquadra come un servizio sociale di interesse pubblico è la n.1044/71. L’autorizzazione e la vigilanza dei servizi educativi per la prima infanzia sono di competenza dei Comuni, i quali svolgono controlli e verifiche sui soggetti chi gestiscono i servizi per bambini in età da zero a tre anni. L’autorizzazione comunale sarà rilasciata alla struttura solo se questa risponde pienamente ai requisiti strutturali e organizzativi previsti, in base al tipo di servizio per il quale viene richiesta l’autorizzazione.  

Cosa deve controllare un genitore nella scelta dell’asilo nido?

Tra i tanti elementi da valutare, per una questione di praticità, si tende a scegliere la struttura anche in base alla prossimità con l’abitazione o con la sede lavorativa di uno dei due genitori. La vicinanza è sicuramente un elemento importante in quanto consente di garantire puntualità sia in entrata sia in uscita, ma vi sono anche altri fattori dai quali non si può prescindere nella scelta della struttura più adatta per la prima infanzia. Andiamo a vedere quali.

Personale qualificato

Il personale operante presso l’asilo nido dovrà essere in possesso dei titoli richiesti, ovvero una laurea in scienze dell’educazione e della formazione con indirizzo per educatori dei servizi educativi per l’infanzia, una laurea in scienze della formazione per il ciclo da 3 a 6 anni o formazione primaria per il ciclo da 0 a 3. L’aggiornamento periodico del personale è altresì richiesto. 

La legge stabilisce il rapporto tra il numero dei bambini per ogni educatore

A seconda dei livelli, la legge stabilisce il rapporto tra il numero dei bambini per ogni educatore nel seguente modo: 

• Da 0 a 1 anno: un massimo di 6 bambini per insegnante.

• Da 1 a 2 anni: un massimo di 8 bambini per insegnante.

• Da 2 a 3 anni: un massimo di 10 bambini per ogni insegnante.

• Da 3 a 6 anni: un massimo di 26 (22 se c’è un bambino disabile). 

La struttura e gli spazi

L’asilo nido deve disporre di uno spazio privato, protetto, indipendente e ad uso esclusivo della struttura educativa. Le aule dovranno essere ampie, illuminate a sufficienza con luce naturale e ventilate. Vi sono asili nido a Roma la cui suddivisione degli spazi è pensata per offrire un’esperienza sensoriale ai bambini, sia all’interno sia all’esterno: spazi pensati in modo funzionale, con aree deputate alle attività sensoriali, alla lettura, rispettando anche il bisogno di ogni bambino di nascondersi, di riposare, di travestirsi, ecc.

Gli orari

Gli orari sono un altro fattore decisivo. Solitamente, l’ingresso segue degli orari molto flessibili, lasciando la scelta ai genitori in merito al tempo di permanenza del loro figlio nell’asilo nido, a seconda della loro disponibilità. Di solito, per lasciare tempo e spazio anche allo stare in famiglia, la permanenza dei piccoli nell’asilo non dovrebbe andare oltre le sette ore. 

La sicurezza del nido

La sicurezza dei bambini è un fattore essenziale. Troppo spesso accadono incidenti per il mancato – o inadeguato – intervento del personale. Vi sono asili nido che fanno della sicurezza un fattore imprescindibile. È il caso di un asilo nido Infernetto, che ha deciso di certificarsi autonomamente, formando tutto il personale operante nella struttura secondo le linee guida internazionali per le manovre di disostruzione, rianimazione cardiopolmonare lattante-bambino-adulto. La struttura dispone inoltre di un defibrillatore. A questo si aggiunge un sistema di videosorveglianza interna a circuito chiuso che copre ogni sezione del nido.

Le attività

La giornata nell’asilo nido è scandita da una routine che comprende il buongiorno, il saluto ai compagni, la colazione, lo svolgimento delle attività, il pranzo, il risposo e il momento di cura, la merenda e il gioco. La qualità delle attività quotidiane identifica un buon asilo nido, il tempo da dedicare all’apprendimento, al gioco, alle attività artistiche, al movimento, alla lettura e a tutto ciò che andrà a stimolare in modo educativo – e mai eccessivo – la curiosità dei bambini.

Il ristorante o mensa

Le garanzie per la salute sono attualmente presenti in tutti gli asili nido. A fare la differenza è la qualità del menù, il gusto dei cibi, l’adeguatezza e la genuinità del sistema e dei prodotti utilizzati. Dovrà inoltre essere disponibile un’opzione di menù personalizzato in presenza di allergie, nonché la possibilità di portare cibi in occasione dei compleanni, sempre in conformità con le normative vigenti (cibi confezionati muniti di scontrino fiscale che ne attesti la provenienza). L’approvazione del menù da parte di un nutrizionista è un altro fattore importante per un’alimentazione adeguata, approvata dal dipartimento di appartenenza.

Il coinvolgimento delle famiglie

Il coinvolgimento delle famiglie dei bambini nel loro percorso educativo è essenziale. La struttura dovrà quindi prevedere dei momenti di condivisione e confronto quali incontri quotidiani, riunioni per i nuovi arrivati, feste, incontri di restituzione del progetto educativo, colloqui individuali, ecc.

La presenza di uno spazio esterno

Mettere a disposizione dei più piccoli uno spazio esterno è un fattore importante, poiché i bambini devono stare all’aria aperta. I criteri sulle dimensioni del giardino in proporzione al numero dei bambini vengono stabiliti da regolamenti regionali. Indispensabile, anche qui, è una suddivisione funzionale dello spazio esterno, con zone deputate ai giochi, suddivisi per fasce di età, aree dedicate alla manipolazione con sabbia, acqua e terra, o zone destinate alla semina e alla cura delle piante o alle attività di travaso. Prima di tutto, è necessario che il giardino sia facilmente accessibile e che sia attrezzato con gli stessi criteri educativi degli spazi interni.

La presenza di un coordinatore pedagogico

Il coordinatore pedagogico fa parte del Servizio attività educative per l’infanzia – Dipartimento Istruzione e Cultura e fa riferimento all’Ufficio pedagogico-didattico nell’ambito della formazione, delle sperimentazioni e delle iniziative rivolte alle scuole.” 

Poter disporre del sostegno di un coordinatore pedagogico che fornisca un supporto al personale nell’ideazione delle strategie e delle attività educative può fare la differenza in termini di resa del progetto educativo. Questo professionista valuta i risultati ottenuti, incoraggia e favorisce la comunicazione con le famiglie ed elabora piani di formazione per i bambini.

Le strategie per i bambini speciali

Un buon asilo nido garantisce piani educativi per tutti, anche per bambini con necessità educative speciali, questo al fine di trasmettere valori di convivenza, condivisione, rispetto, uguaglianza e integrazione. Un asilo nido che fornisca servizi educativi inclusivi per bambini con bisogni speciali è un valore aggiunto.