Viterbese, Camilli: “C’è l’intenzione politica di non darci il Rocchi?”

Piero Camilli nel corso di una conferenza stampa nel Bistrot del San leonardo si toglie dei bei sassolini dalla scarpa e mette a nudo il problema dello stadio Rocchi.

Camilli spara forte contro la sindaca Frontini e il suo assessore Aronne. “Non capisco, – ha affermato lo sponsor della Favl Cimini Viterbo – c’è l’intenzione politica di non darci il Rocchi?”. Rivolgendosi alla sindaca Frontini e ad Aronne dice: “Hanno riflettuto sul costo della manutenzione ordinaria e straordinaria del Rocchi? Per gestirlo ci vuole una struttura capace di farlo, servono fondi per pagare i tanti chilowatt di corrente per l’illuminazione, senza dimenticare il costo notevole dell’acqua, la manutenzione dell’erba. E’ stato accennato che esiste un debito di 70 mila euro… Ce ne saremmo fatti carico noi. Hanno detto che si vuol far diventare il Rocchi il parco dello sport della città… E’ una idea che non ha supporto se non c’è una squadra di calcio che lo gestisce. Ripeto – ha affermato Camilli – la gestione del Rocchi è e sarà un peso per il comune. Si dovrebbero vergognare per quello che stanno facendo alla città ed ai suoi tifosi. Io ho lasciato la Viterbese pulitissima ho pagato tutti fino all’ultima lira”.
Ora che succede gli è stato chiesto? Camilli risponde: “Che volete che faccia più di espormi e dire quello che penso? Noi finiamo il campionato a Vignanello, vediamo poi che intenzioni hanno in Comune, se magari ci ripensano. I giocatori a Viterbo sarebbero venuti, volentieri. Al Rocchi ci sarebbe stata la garanzia di crescita. E poi pensiamo anche ai circa 400 ragazzi del vivaio, che sarebbero stati un polmone per la prima squadra. Si è parlato dei 2 milioni e passa dei fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, ma realizzare lavori ad uno stadio non è gioco da ragazzi, esistono tanti particolari tecnici richiesti dalla federazione che se non rispettati si rischia di non avere il collaudo e quindi la non utilizzazione dell’impianto. Che significa chi vuole giocare paga un biglietto e gioca, è una cosa impensabile. Perché visto che il bando presentava problemi l’amministrazione non ha provveduto a riformularlo o ad assegnarne l’uso con trattativa privata? Mi dispiace – ha concluso Camilli – per i tifosi che erano affezionati e amavano la Viterbese, la squadra che avrebbero voluto tornasse allo splendore dei tempi passati”.