2030 Vetralla: “Il Consiglio comunale vota per privatizzare Talete, ignorati i vetrallesi”

Acqua pubblica


“12 giugno 2011, referendum abrogativo su due quesiti riguardo la gestione dell’acqua pubblica. A Vetralla – ricorda 2030 Vetralla in un comunicato – il risultato non ha bisogno di interpretazioni, un perentorio 97% e 6000 voti circa per il SI e poco più di 200 crocette (3% ca.) per il NO. I cittadini vetrallesi, chiamati ad esprimersi sulla gestione del bene comune per eccellenza, dicono senza ombra di dubbio che l’acqua deve essere pubblica. Fine della storia… o forse no.

7 giugno 2022, dopo una lunga serie di pressioni e peripezie provenienti da regione, provincia e dall’alto dei monti cimini, i consigli comunali vengono chiamati ad esprimersi sulla possibilità di cedere a privati fino al 40% delle quote di Talete, discusso e zoppicante gestore dell’acqua in quasi tutto il viterbese.

Ed è così che maggioranza e componente PD dell’opposizione del consiglio comunale di Vetralla affossano in un colpo solo il risultato straordinario di cui sopra.

PD che, va detto, era in piazza in quel 2011 a raccogliere firme per il SI. Solo i consiglieri Palombi, Costantini, Pasquinelli (contrari) e Biancucci (astenuto), si oppongono al provvedimento.

Nel ringraziarli ci teniamo a ricordare che, al netto di come legittimamente la si pensi sulla gestione dell’acqua o di qualsiasi altra cosa, il contravvenire alla volontà popolare democraticamente espressa è un fatto grave che allontana i cittadini dalle istituzioni continuando ad alimentare il sentimento di sfiducia che ormai da anni pervade l’intera nazione”.