Nuovo modello per l’Aeroporto di Viterbo, diventerà un Regional Airport

Nell’hangar della Max Aviation, in strada Castiglione,  c’è stata la presentazione dell’Aeroporto di Viterbo, un nuovo modello di Regional Airport.

Sono intervenuti il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Galeazzo Bignami, il presidente della VIII Commissione (Ambiente, territorio e Lavori pubblici) della Camera dei deputati, Mauro Rotelli, Pierluigi De Palma, presidente Enac, Marco Trombetti, direttore standardizzazione operatività e sviluppo aeroportuali Regionale Enac, il Comandante dell’Aves gen. Andrea Di Stasio, il Comandante della Scuola Marescialli dell’Aeronautica col. Gianluca Spina, il consigliere regionale Daniele Sabatini, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini. 

Presenti, tra  gli altri, l’assessore alle infrastrutture della regione Lazio Emanuela Rinaldi, l’assessore allo sviluppo economico Silvio Franco, i consiglieri comunali Matteo Achilli, Laura Allegrini, Matteo Achilli e Antonella Sberna, Giancarlo Martinengo  nonché  il vice presidente di Ance Fabio Belli, l’imprenditrice Tiziana Governatori è il padrone di casa Massimo Testa titolare della Max Aviation insieme a Carlo Taurchini presidente dell’Aeroclub.

Ad iniziare i lavori è stato Marco Trombetti che ha mostrato come le strutture intorno alle piste 22 e 04   subiranno delle sostanziali modifiche onde permettere l’attività sia civile che militare dell’aeroporto Fabbri. 

Marco Trombetti ha raccontato come è iniziato il fruttuoso dialogo con il Comandante Spina sulla possibilità di certificare la pista da 1500 m, per consentirne anche un uso civile, dialogo che ha portato al via libera dall’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (in inglese International Civil Aviation Organization, abbreviato in ICAO).

“Questa pista, – ha proseguito nel corso dell’esposizione il direttore della standardizzazione operatività e sviluppo aeroportuali Regionale Enac, – salvo piccoli interventi, potrà quindi essere utilizzata dai voli civili. L’area civile verrà ampliata e riqualificata. Saranno inoltre riqualificati i raccordi che collegheranno le due piste all’area civile; sarà riqualificata altresì l’area per consentire agli aeromobili di non sostare solo sull’erba ma su stalli veri e propri. Verrà inoltre riqualificata la recinzione che divide le due aree, tali interventi andranno a incrementare la capacità e a garantire gli standard di sicurezza”.

Viterbo avrà un aeroporto regionale, volano di rilancio del territorio della Tuscia, che entrerà a far parte di un network di 40 aeroporti di mobilità minore sparsi in tutta Italia.

Il Presidente De Palma ha messo in evidenza che  “Anche nell’aeroporto dell’Urbe si sta operando la medesima riqualificazione, per realizzare un aeroporto che possa essere fruito dai cittadini. Si sta realizzando anche una pista ciclabile per un modello di aeroporto regionale fruibile dalla popolazione, con la possibilità di installare impianti fotovoltaici. A Pavullo nel Frignano in provincia di Modena c’è un’ infrastruttura di questo tipo, aperta e in connessione con il territorio”.

L’on Mauro Rotelli ha aggiunto: “Per noi è un elemento fondamentale del territorio. Siamo con Enac per mettere un altro tassello importante di crescita. Ringrazio i comandanti di Aeronautica ed Esercito per la collaborazione e il supporto tecnico-operativo. Il Fabbri è un aeroporto che si inquadra nelle strutture regionali e che può dire la sua sotto vari aspetti. Riteniamo che l’aeroporto di Pavullo possa essere un esempio. Questa di Occhi Bianchi in effetti è una zona strategica per la città. A destra del capannone c’è un’area di atterraggio degli elicotteri gialli del 118. Questo aeroporto ha una posizione strategica, ha avuto momenti di gloria. Quella di oggi potrebbe essere una giornata storica”.

Il consigliere regionale Daniele Sabatini ha evidenziato che tale intervento ha priorità massima a livello regionale.

La sindaca Chiara Frontini ha espresso entusiasmo per l’evoluzione del progetto e ha ringraziato l’on Rotelli, Massimo Testa e Silvio Franco per il loro apporto al progetto.

“Questo aeroporto sarà un importante esempio di integrazione civile e militare”. Il comandante dell’Aves gen. Andrea Di Stasio ha spiegato che il progetto va coordinato e analizzato insieme alla componente militare e che l’area, sebbene utilizzata anche dall’Aves, è di competenza dell’Aeronautica Militare. “I veri padroni sono i fratelli dell’Aeronautica – ha detto -. Sono stato autorizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito ad essere presente per seguire l’evoluzione del progetto”.

Il Comandante dell’Aeronautica col. Gianluca Spina ha confermato che l’attività va seguita con lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, in quanto l’aeroporto  è un’area che rimane molto importante dal punto di vista della Difesa.

Nel chiudere l’incontro il vice Ministro delle Infrastrutture Bignami ha affermato che quello che si sta organizzando è un momento importante per la struttura. “Il Tommaso Fabbri sarà un aeroporto regionale che aumenterà la connettività del territorio e che verrà inserito in nuovi flussi di transito e di trasporto che ne accresceranno l’attrattività. Un investimento di oltre un milione di euro per la risistemazione dell’area e la ricomposizione di alcuni elementi per garantire sicurezza e consentire la fruibilità dell’intera zona”.

Bignami ha anche sottolineato che l’attività civile non dovrà interferire con quella militare. Secondo le ultime indiscrezioni l’aeroporto militare dovrebbe diventare un importante polo addestrativo per la formazione di piloti di elicottero e aerei.