Viterbo, in Questura la mostra delle opere di tre giovani grafiche dell’Orioli sulla Polizia di Stato

Presso la Questura di Viterbo, nella sala “briefing” si è tenuta la cerimonia di inaugurazione della mostra di alcune opere realizzate con tecniche grafiche  d’avanguardia utilizzando fotografie di “volanti” collocate in due punti nevralgici della Viterbo medievale. A San Pellegrino una Giulietta verde vecchio modello, mentre davanti al Palazzo Papale una Pantera di nuova generazione, i soggetti principali insieme agli studenti e allo stemma araldico della Polizia di Stato.

Le opere sono esposte nella sala al terzo piano della Questura.
All’inaugurazione erano presenti: il Questore  di Viterbo Fausto Vinci, il Vicario dottor Andrea Sarnari, il Capo di Gabinetto Roberto D’Amico, il Vice Capo di Gabinetto Romano Lucarelli, la preside dell’Orioli Monica Cavalletti,  le tre studentesse realizzatrici delle bellissime opere grafiche (Arianna Turchetti della 4^ c.s.r., Alessandra Ruzzi della 4^a.g.r., Marika Serapica della 4^c.d.r.).

Con il docente Pierpaolo Giacobbi, che ha seguito le allieve nella realizzazione dei lavori, diversi insegnati dell’Orioli, tra loro Federico Carletti della “Miprintservice”, una nuova azienda di Viterbo di  grafica all’avanguardia che ha dato la disponibilità alla realizzazione delle opere esposte.

Il Questore Vinci ha ricordato ai presenti che l’iniziativa è nata da un’idea della compianta prematuramente scomparsa professoressa Simonetta Pacella che chiedeva ai suoi allievi di realizzare opere sulla Polizia in riconoscimento del lavoro quotidiano degli uomini e delle donne che garantiscono quotidianamente la sicurezza pubblica.

Le tre giovani grafiche dell’Orioli, sotto la guida di Giacobbi, hanno alla fine realizzato immagini che danno la sensazione del passaggio generazionale dei mezzi in uso alla Polizia di Stato. Lo stemma araldico della Polizia è stato evidenziato con la presenza ai due lati di due nuove poliziotte della Questura.
Anche la dirigente dell’Orioli ha voluto ricordare la preside scomparsa: “Amava la sua scuola e non si è mai risparmiata facendo partecipare i suoi allievi a gran parte delle iniziative cittadine, ancor di più quelle con finalità sociale. Simonetta Pachella sarebbe stata felice di vedere la sua idea realizzata”.

Il Questore Vinci al termine ha donato alle tre studentesse un calendario, un diario della Polizia ed il cappellino.