Bomarzo, cerimonia per la commemorazione dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace

Nella mattinata di domenica 12 novembre a Bomarzo (VT), nell’area verde ospitante il monumento al Carabiniere Luciano Fosci, si è tenuta cerimonia per la commemorazione dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.

La ricorrenza è stata fissata dalla legge 12 novembre 2009 n. 162 che ha istituito la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, anniversario, peraltro, della tragica strage di Nassiriya, avvenuta il 12 novembre 2003.

Come noto, durante la missione di pace in Iraq, approvata con la Risoluzione ONU n.1483 del 22 maggio 2003, persero la vita nell’ attentato di Nassiriya 28 persone, di cui, tra gli italiani, 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili.

L’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco Marco Perniconi, e la locale Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, guidata dal Presidente Antonino Stella, si sono unite ai militari in servizio, rappresentati dal Capitano Felice Bucalo, Comandante della Compagnia di Viterbo, volendo la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del busto ritraente la Medaglia d’oro al merito civile. Innanzi all’opera, inaugurata nel 2015 dallo scultore Vezio Paoletti – anch’egli presente – fiancheggiata da Carabinieri in uniforme storica, giovanissimi della Parrocchia di Bomarzo hanno letto dei messaggi dedicati al concittadino scomparso nell’adempimento del dovere a Chisimaio (Somalia) l’1 agosto del 1952, nel corso di una violenta manifestazione politica. Tra i molti bomarzesi partecipanti vi erano anche membri dell’Associazione volontari italiani sangue (A.V.I.S.) e familiari dello stesso Fosci, custodi dell’onorificenza. Successivi interventi hanno sottolineato la professionalità conseguita dalle Forze Armate e di Polizia, ingaggiate da tante sfide alla sicurezza in Patria e all’estero, l’importanza della collaborazione tra Istituzioni ed il comune impegno per la pace. La celebrazione si è chiusa con la lettura della “Preghiera del Carabiniere” e l’inno nazionale.