Viabilità insufficiente nell’Alto Lazio

Montefiascone

Prevenire è meglio che curare e quindi è estremamente necessario ritornare a parlare dello stato in cui versano alcuni tratti di alcune arterie della viabilità stradale a nord di Viterbo.

La ex statale Cassia è il primo esempio sotto gli occhi di tutti. Questo tratto Alto Laziale tra Viterbo ed Acquapendente per la misura delle sue due carreggiate non è più assolutamente sufficiente a sopportare tutto il traffico automobilistico che è in continuo aumento.

Le auto hanno ormai una frequenza, nella maggior parte delle 12 ore della giornata, di trenta unità per ogni minuto ed i mezzi pesanti, camion e bus, registrano una presenza di una unità ogni tre minuti. L’ampliamento, o meglio il raddoppio dell’intero tratto con le sue deviazioni fuori dei centri abitati, Montefiascone, Bolsena, S. Lorenzo Nuovo è di estrema necessità.

Senza poi parlare del degrado della segnaletica di supporto che manca completamente per interi Chilometri.

Tra Viterbo e Montefiascone, un tratto di estrema importanza in quanto ramo primario sul quale, attraverso i nodi di Montefiascone, confluisce tutto il traffico della statale Umbro-Casentinese e della Verentana, mancano completamente i birilli porta catarifrangenti su entrambi i lati della carreggiata, le banchine sono mal ridotte, il guard-rail, mancante in molti punti, non è all’altezza della situazione, gli alberi ai lati della carreggiata hanno i loro tronchi quasi a ridosso della medesima costituendo un pericolo di prima importanza.

Oggi, tali alberi non hanno più motivo di esistere per cui il loro totale abbattimento è necessario al fine della sicurezza.

Alla luce di questa situazione, nonostante siano stati effettuati alcuni interventi, è facilmente comprensibile, quanto sia necessario realizzare il raddoppio della statale Cassia tra Viterbo ed Acquapendente come pure realizzare un anello intorno alla città di Montefiascone, onde far uscire l’intera zona dell’Alto Lazio dalla penalizzante situazione in cui si trova; situazione che, tra l’altro, va incontro sempre di più ad un ulteriore peggioramento.

Pietro Brigliozzi