Anche Viterbo si mobilita contro l’Autonomia Differenziata

Sabato 23 marzo alle ore 17 a Viterbo, presso la sala Biancovolta, in Via delle Piagge 23, si terrà un incontro rivolto alla cittadinanza e agli amministratori locali per informare sui rischi connessi alle riforme che puntano a fare dell’Italia un Paese di stampo “federale” in formato arlecchino. Parteciperanno Marina Boscaino, referente del Comitato Nazionale NOAD, Alessandra Zeppieri, Consigliera Regionale del Polo Progressista, e Claudio De Fiores, Ordinario di Diritto costituzionale all’Università Vanvitelli di Napoli.

L’Autonomia Differenziata è la nuova veste del vecchio disegno secessionista della Lega Nord, un progetto di devoluzione alle regioni di poteri e risorse su numerose materie, ben 23!, che incidono fortemente sulla nostra vita sociale e individuale, tra le quali: sanità, scuola, lavoro, ambiente, infrastrutture, sicurezza sul lavoro. In tal modo si mette a rischio tanto l’unità della Repubblica quanto l’uguaglianza dei diritti tra i cittadini, la loro pari dignità, le loro pari opportunità. Si tratta di un disegno che comporta una forte spinta alla privatizzazione dei servizi e realizza la cosiddetta “secessione dei ricchi”, con l’evidente pericolo di relegare le aree geografiche e le fasce sociali più deboli in un’ulteriore marginalità. 

Ogni regione può chiedere le competenze che ritiene, in un federalismo “à la carte” che produrrebbe venti diversi staterelli con le proprie regole. La creazione di una cornice normativa differenziata su base regionale comporterebbe infatti anche il rallentamento degli investimenti e della capacità delle imprese di far fronte ad un mosaico di leggi regionali, con un aumento esponenziale di costi amministrativi ed economici, con inevitabili ripercussioni sulla sfera produttiva ed occupazionale. Non per niente la voce contraria di Confindustria si è levata contro questa “riforma” insieme a quelle della Banca d’Italia, della Conferenza Episcopale Italiana, dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, tanto per citarne alcune.

Il progetto di smembrare e frammentare l’Italia, stravolgendone la Costituzione, è ora a un punto di svolta. Il Disegno di Legge Calderoli, che intende dare attuazione a quel processo, è infatti stato già approvato dal Senato ed è approdato alla Camera, dove si stanno tenendo le audizioni presso la commissione affari costituzionali prima del passaggio in Aula per la sua approvazione definitiva. Lo scambio voluto dalla maggioranza di governo tra l’autonomia differenziata cara alla Lega e il premierato voluto da Fratelli d’Italia ha finalmente destato l’attenzione di tantissimi soggetti del mondo istituzionale locale, politico, associativo, sindacale, culturale, imprenditoriale, che rafforza la possibilità di esercitare un più forte contrasto all’attuazione del modello istituzionale che questo insieme di riforme vorrebbe attuare.

Di questi temi non si parla abbastanza sui mezzi di comunicazione di massa, ma i pericoli dell’Autonomia Differenziata pendono come una spada di Damocle sul futuro della Repubblica e dei diritti dei cittadini. I comitati che da anni si sono autonomamente organizzati contro questa sciagurata prospettiva hanno dato vita ad una staffetta nazionale che, dopo la manifestazione nazionale di sabato scorso a Napoli, proprio il prossimo 23 approderà a Viterbo per proseguire senza sosta nelle prossime settimane con l’intento di diffondere conoscenza e consapevolezza, allargare la partecipazione e la mobilitazione contro una scelta sciagurata che occorre a tutti i costi scongiurare.