Presentata l’edizione 2023 della festa del Santissimo Salvatore

festa del Santissimo Salvatore

Presso la sala consiliare di Palazzo dei Priori è stata presentata l’edizione 2023 della festa del Santissimo Salvatore che ricorrerà nei giorni 13 e 14 maggio. Anche quest’anno la processione con il Trittico del Santissimo Salvatore, portato sul carro trainato dai buoi, vedrà la partecipazione di un corteo storico rievocativo delle corporazioni delle arti medievali. 

Alla presentazione erano presenti: la sindaca Chiara Frontini, Patrizia Notaristefano, assessore alle politiche sociali, Alfonso Carnevalini, presidente Comitato Santissimo Salvatore, Alessandra Cortese, responsabile Rievocazione storica e progetto Unesco e Don Mario Brizi, parroco di Santa Maria Nuova.

“Questa importante manifestazione è un vanto per la città”, ha detto Frontini parlando della candidatura e di un eventuale riconoscimento UNESCO. Il professor Carnevali ha rammentato ai presenti che il ritrovamento del Trittico del SS. Salvatore è avvenuto nel 1283 quando Giuseppe del Crocco e Giovanni Cipolla, arando con i buoi di Scipione Annio nel campo di Giulio Chirichera, hanno fatto la scoperta. L’aratro si fermò di colpo, gli animali s’inginocchiarono e a questo punto i presenti armati di zappe cercarono di liberare l’aratro impigliato in una cassa di pietra, aprendola con stupore trovarono l’immagine del SS. Salvatore.  Furono chiamati i preti che andarono nel campo a prendere l’immagine che  fu posizionata a Santa Maria Nuova .Negli anni che vanno dal 1881 – 1901 la processione si tenne all’interno della chiesa con le arti dei Bifolchi e pochi altri. Nel 1901 sia per la scomparsa delle corporazioni delle arti che per l’ormai devozione dei viterbesi a Santa Rosa, la processione cessò per un certo periodo di tempo. Fu ripresa nel 1918 in maniera meno fastosa, l’Italia era in guerra e sicuramente in città scarseggiavano gli uomini, si presume che in quel periodo di guerre il Trittico fu posizionato sopra un carro di buoi e tornò a ripercorrere le vie della città.

Il compito che il Comitato in questi anni si è prefissato è quello di far rinascere la rievocazione storica della processione del SS. Salvatore nella nostra città. Oltre che aver rimesso in piedi la Rievocazione storica con le arti della Città dell’epoca quest’anno molti appartenenti all’amministrazione comunale indosseranno i costumi e parteciperanno alla processione.

Alessandra Cortese ha ricordato che è stata creata una cordata di comuni italiani per partecipare ad un progetto denominato “Uomini, Buoi e Fiori. Devozioni Processionali e Cerimoniali Agrari”. Ogni anno in Molise, nel Comune di Larino, prende vita una Processione di tutti i Comuni di Italia che partecipano al Progetto e per la prima volta la sindaca di Viterbo è venuta con noi a rappresentare la città.

“La  Rievocazione Storica – ha concluso Cortese – speriamo possa accedere al riconoscimento UNESCO che sarebbe la coronazione di un sogno”.

Don Brizi ha lamentato l’impoverimento di famiglie dal centro storico e auspica che tutti i viterbesi sentano l’importanza storico-religiosa dell’evento e si uniscano per sostenerla.

L’assessore Notaristefano ha auspicato che la collaborazione del comune abbia portato il superamento di difficoltà burocratiche per lo svolgimento della processione, secondo evento importante per la città dopo il trasporto di Santa Rosa.