IL BEATO GUGLIELMO CORDELLA

Fu uno dei discepoli di San Francesco ed insigne per le capacità oratorie e per la santità; vestì l’abito ed il saio francescano minorita,  vivendo nella comunità di Tuscania nel convento situato presso il fiume Marta.

 I religiosi , in seguito, poiché si  trovavano fuori le mura della Città, costruirono la chiesa di San Francesco , antecedentemente piccola ed  intitolata a San Giacomo Minore Apostolo, figlio d’ Alfeo e di Maria di Cleofa,  e giovarono al popolo con la preghiera, con l’amministrazione dei sacramenti e con altri spirituali consensi.

 Nel 1228 Guglielmo  predicò la sesta crociata ed andò in Francia per l’arruolamento dei soldati, con la sua fervente predicazione, nelle varie città.

Nel 1229 fu a Roma come penitenziere presso il papa Gregorio IX, Ugolino di Anagni, chiamato  anche  Ugolino di Segni, da parte di madre.

Questi,   da cardinale, ebbe grande rispetto ed amicizia nei confronti di Francesco d’Assisi , lo protesse sempre e lo aiutò nel ricevere, da papa Onorio III, l’approvazione della Regola dell’ordine francescano.

Da pontefice  canonizzò  Francesco d’ Assisi nel 1228 ed inoltre fornì ai francescani il Breviario, una raccolta di preghiere e di uffici divini.

Nel 1235  Guglielmo portò la pace tra le città di Firenze e di Siena, che erano continuamente in guerra tra loro.

Nel 1241 predicò frequentemente nelle piazze di Tuscania , città in cui i francescani erano molto ben visti e seguiti: un cieco riacquistò la vista, dopo che frate Guglielmo gli aveva tracciato il segno della croce negli occhi ,ed  altri cristiani furono da lui sanati.

Morì a Tuscania nel 1290  in concetto di santità e fu sepolto sotto l’altare maggiore della chiesa di San Francesco.

Lungo tutta la sua vita cercò sempre di seguire, con coerenza, la Regola del fondatore dell’Ordine dei francescani, in povertà e nelle altre virtù ed ebbe l’onore di ricevere, da giovane,  la benedizione del santo assisiate.

Ebbe bontà, intelligenza, gentilezza , amore per Dio e per il prossimo ed osservò il santo Vangelo di Gesù Cristo. La ricorrenza della sua festa è il 28 febbraio.

Mauro Loreti