25° anniversario della Fondazione del centro sociale “Pilastro” festeggiato in Comune insieme ad una folla di “amici”

Presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori del Comune di Viterbo si è tenuta la cerimonia per il 25° anniversario della Fondazione del centro sociale “Pilastro”. Sono intervenuti Chiara Frontini, sindaco di Viterbo, Alessandra Troncarelli, assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio, Patrizia Notaristefano, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Viterbo, Sanzo Patacchini, presidente Acli di Viterbo, Andrea De Simone, direttore Confartigianato Imprese di Viterbo e Don Flavio Valeri, Parrocchia del Sacro Cuore.

Presenti anche ex sindaci del comune di  Viterbo e i presidenti degli altri centri sociali della città.

“Pilastro” è un centro sociale che vanta migliaia di iscritti  e che ha segnato la vita della città organizzando eventi ed appuntamenti culturali che hanno fatto parlare tutti. Non dimentichiamo che la calza più lunga del mondo è una invenzione del Centro Sociale Pilastro. Ma la parte del leone l’ha fatta il libro che Luciano Barozzi e Rosanna de Marchi sono riusciti ad assemblare in brevissimo tempo grazie anche alla collaborazione dei collaboratori del centro sociale che mettono la loro passione in tutto quello che fanno. La Frontini ha sottolineato che il “Libro del Centro Sociale Pilastro dedicato alla sua storia è un tassello importante anche per la storia della città. Il libro, idea geniale, è un elemento che i nipoti dei soci guarderanno stupiti, sfogliando le pagine rivedranno eventi passati. Il volume permette a molti di ritrovarsi e ricordare con delle foto anche chi non c’è più. Il Centro Sociale Pilastro è anche una realtà dove le persone hanno sempre messo al primo posto la beneficenza e la solidarietà verso chi ne avesse avuto bisogno, per questo il libro è il racconto di quanto seminato in 25 anni da tutti gli iscritti e frequentatori del centro che ha il suo cuore pulsante presso la parrocchia del Sacro Cuore”.

Alessandra Troncarelli ha voluto sottolineare come l’attenzione a coloro che si avvicinano o entrano nella Terza Età sia stata una sua attività in particolare, ed ha affermato: “gli anziani sono la memoria storica  e il cardine della comunità cittadina che rivestono un ruolo dall’enorme valore sociale”.